Religioni sacre, natura incontaminata e millenarie tradizioni: viaggiare in Tibet è un sogno che diventa realtà, alla scoperta di un paese davvero straordinario.
Il periodo migliore per avventurarsi in Tibet, conosciuto da tutti come il “tetto del mondo”, è tra la fine della primavera e l’inizio dell’autunno e sono sempre necessari alcuni giorni per abituarsi all’alta quota.
Viaggiare in Tibet significa, in primo luogo, farsi incantare dalla magia della sua bellissima capitale, Lhasa, vero punto di riferimento per i buddisti, ma non solo. Imperdibile è il Palazzo Potala, imponente complesso bianco e rosso, vero simbolo dell’intera nazione e ricco di sculture, statue del Buddha e gioielli preziosissimi.
Meritevole di attenzione è anche il Tempio Jokhang, la meta di pellegrinaggio privilegiata per tutti coloro che arrivano in Tibet; i fedeli, dopo essersi inginocchiati davanti alla costruzione, vi girano intorno in senso orario. Presso il Monastero Sera bisogna, invece, assolutamente assistere al dibattito dei monaci, vestiti di rosso come impone la tradizione, che discutono di questioni legate alle Sacre Scritture, affrontando spesso argomenti spinosi.
Poco distante dalla capitale, davvero unico è lo spettacolo offerto dal lago Yamdrok, che durante le giornate più serene si tinge di un meraviglioso colore turchese e riflette nelle sue acque le montagne circostanti. Sulle sue sponde si trovano molti animali, come le capre e gli yak, mentre le piccole isolette sono i luoghi privilegiati per il bird watching.
Uno dei luoghi da visitare senza alcun dubbio durante un viaggio in Tibet è il Monte Everest, la montagna più alta del mondo, le cui cime sono sempre coperte dalla neve. Il campo base è il luogo ideale dove acclimatarsi per chi ha intenzione di intraprendere la scalata verso la vetta, ma è anche visitabile da chi non ha intenzione poi di proseguire.
Meta da non trascurare è sicuramente il Tempio Samye, nella prefettura di Shannan: luogo di origine del buddismo tibetano, offre uno spettacolo molto austero ma davvero unico. Panorama splendido è quello offerto anche dal Monastero Tashilunpo: il suo tetto dorato, che copre una splendida costruzione rossa, crea degli effetti di luce meravigliosi quando viene colpito dal sole.
Infine, non è possibile viaggiare in Tibet senza assaggiare i piatti tipici locali, molti dei quali sono a base di carne e orzo. La Tsampa, ad esempio, è una zuppa di farina d’orzo mescolata con burro di yak o tè al burro, da accompagnare con il tradizionale vino di riso, il Pinjopo, oppure con la famosa birra Chang, che è davvero ottima se servita caldissima.
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